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BOYS... ragazzi in cammino

BOYS... ragazzi in cammino - cinemAnemico

 

 I bambini sono il nostro futuro, la nostra immortalità.

Ragazzi in cammino

Casa del popolo di Settignano, 14-21-28 novembre e  5-12-18 dicembre 2014

 

 

I bambini sono il nostro futuro, la nostra immortalità.

I bambini sono il cammino verso un mondo migliore (desiderato).

Ma… noi che siamo già adulti, ci rendiamo davvero conto di quanto il nostro mondo sia di ostacolo a questo cammino?

Questa volta CinemAnemico ha raccolto tante storie, di tanti ragazzi, in tante parti del mondo, per raccontare della fantasia che cerca di opporsi alla disperazione e alla sofferenza.

“Quante generazioni dovranno ancora trascorrere prima che le brutture del mondo siano sanate?”

Questa sembra essere la domanda corale che ci pongono i registi di questi film.

 

Questo ciclo ci riporta, quasi in continuazione con il precedente “Popoli sotto assedio”, a Casablanca e nel Kurdistan, ma poi spazia in altri paesi, tra cui il Regno Unito e la Nuova Zelanda per mostrare che nel mondo degli adulti non sono soltanto la guerra o il terrorismo a creare danno.

 

Si inizia venerdì 14 novembre con la proiezione di “Ali Zaoua” di Nabil Ayouch. Come nel suo bel “I cavalli di Dio”, il regista racconta di ragazzini che vivono nelle periferie degradate di Casablanca tra violenza e sfruttamento.  I protagonisti sono quattro amici che non hanno che la loro amicizia, la loro fantasia e la loro ingenuità per sopravvivere e trovare la forza per crescere. Gli adulti sono inutili e spesso pericolosi. A loro non resta che costruirsi un sogno da inseguire. Una fantastica isola con due soli che sarà la loro meta.

 

Al secondo appuntamento, il 21 novembre con “Bekas” il regista Karzan Kaderr ci porta in un piccolo villaggio dell’Iraq curdo. Il film racconta la storia, dolcissima e toccante di due fratelli orfani, legatissimi tra di loro, che decidono di raggiungere Superman in America. Un sogno grande e impossibile come quello di uscire dalla loro misera vita segnata dalla povertà, dalla violenza, dall’indifferenza degli adulti e dalla guerra.  Dice il regista: “Il Kurdistan è in guerra da talmente tanto tempo che la guerra è diventata la normalità. Voglio che attraverso questa storia, il popolo curdo parli al resto del mondo".

 

Il 28 novembre con The Rocket del regista australiano Kim Mordaunt ci spostiamo in un Laos segnato dalla povertà e dalla guerra. La storia è quella di un bambino, Alho, sulla cui vita si accaniscono sia le ancestrali superstizioni della sua gente (per cui è ritenuto un portatore di sfortuna) sia le moderne scelte dei governi e dei grandi interessi economici (che trasformano lui e gli abitanti del suo villaggio in senzatetto ancora più poveri).  Alho troverà, aiutato dall’amicizia con altri due emarginati (Kia, un'orfana di nove anni, e suo zio Purple, un ex soldato con una passione per il vino di riso e per James Brown) la strada e il modo per riscattare il diritto alla felicità.

 

Venerdì 5 dicembre il regista neozelandese Taika Waititi ci regala il delizioso Boy. Siamo in Nuova Zelanda, un paesino nelle vicinanze di Wellinghton, all’inizio degli anni ’80. La storia è quella di due fratelli, orfani della madre e abbandonati dal padre (che però ritorna portando con sé soltanto caos e non quella sicurezza che dovrebbe provenire dagli adulti). Il mondo dei due fratelli è abitato da adulti distanti, egoisti e inadempienti. Loro trovano salvezza nella fantasia con l’aiuto della quale alla fine riescono anche a trasformare la realtà. 

 

Il 12 dicembre con The selfish giant della regista Clio Barnard arriviamo nello Yorkshire, posto nella “civile” Europa, che però non è priva di quelle situazioni di degrado sociale dove la famiglia è perlopiù tensione, violenza e impotenza, le istituzioni sono inadeguate o indifferenti e gli adulti in generale sono egoisti e crudeli. I ragazzi sono costretti a cercare di sopravvivere da soli, contando soltanto sulla loro amicizia e sulla loro complicità.  E’ un film di sentimenti forti e di forte denuncia, che ci rimarrà impresso nella mente.  Eccellenti le interpretazioni dei due protagonisti e belle le ambientazioni, nonostante la bruttezza della società che ci viene descritta.

 

Infine, venerdì 19 dicembre il ciclo si conclude con la proiezione del bellissimo The other bank del georgiano George Ovashvili. La storia si svolge sullo sfondo di un paesaggio completamente devastato dalla guerra tra Georgia e Russia del 2008.  Il film è un ritratto crudo e disperante degli uomini e delle donne che, proprio come la loro terra, sono stati distrutti dalla guerra. Sono personaggi sempre in bilico tra umanità e crudeltà e in mezzo a loro (e in balia di loro) si aggira il protagonista, un ragazzino di dodici anni che decidere di intraprendere fiducioso il cammino verso “l’altra riva” (dalla Georgia all’Abkhazia), in cerca del padre, simbolo di una vita migliore.

 

 

Venerdì 14 NOVEMBRE 21.30 

Ali Zaoua

un film di Nabil Ayouch, con Mounïm Kbab, Mustapha Hansali, Hicham Moussoune, drammatico, durata 90 min. - Marocco, 2000

Ali, Omar, Kwita e Boubker sono dei bambini che passano la loro vita sulle strade delle periferie più degradate di Casablanca.

Fuggiti da una banda gestita da un ragazzo più grande, Dib, che tiene in pugno le legioni dei ragazzini facendoli lavorare per lui, i quattro sono costretti ad affrontare ogni giorno situazioni di violenza, con l'unico conforto della loro amicizia.

(…) Premio del pubblico ai festival di Amiens e Bruxelles.

Premio del pubblico al Festival del Cinema Africano di Milano.

Premio come migliore pellicola del Fespaco, il festival panafricano del cinema, tenutosi

in Burkina Faso.

(Fonte: http://www.cinemadelsilenzio.it)

 

Venerdì 21 NOVEMBRE 21.30

Bekas

un film di Karzan Kaderr, con Zamand Taha, Sarwar Fazil, Diya Mariwan, Suliman Karim Mohamad, Rahim Hussen, Abdulrahman Mohamad, Shirwan Mohamad drammatico, durata 97 min. – Svezia, Finlanda, Iraq 2013

Bekas racconta la storia turbolenta dei giovani Zana (7 anni) e Dana (10 anni), due fratelli orfani che decidono di lasciare la loro misera vita in un villaggio curdo per andare in America, una "città" che immaginano di poter raggiungere in due o tre giorni. I due ragazzini prendono questa ferma decisione dopo aver visto di nascosto il film Superman al cinema del villaggio, e sono pronti a fare il possibile perché il loro sogno si avveri. Si mettono quindi a lavorare duramente per potersi comprare un asino, che chiamano Michael Jackson. (Fonte: http://www.asianworld.it)

 

Se esistesse un premio per il film più "distribuibile" tra i titoli presentati al 23mo Festival di Stoccolma, Bekas [+] sarebbe sicuramente il grande favorito del pubblico. Questa coproduzione tra Svezia, Iraq e Finlandia, che combina abilmente commedia, ricordi d'infanzia, dramma sociale, ritratto di costume e road movie, è stata salutata da un'ovazione unanime e sonora alla sua prima mondiale nella capitale svedese. (Fonte: http://cineuropa.org

 

Venerdì 28 NOVEMBRE 21.30

The Rocket

un film di Kim Mordaunt, con Sitthiphon Disamoe, Loungnam Kaosainam, Suthep Po-ngam, drammatico, durata 96 min. - Australia 2013

 

Ahlo è un bambino laotiano dal carattere determinato che si vede costretto ad abbandonare la terra natìa a causa della costruzione di una diga che verrà edificata lungo il suo villaggio.

Il ragazzino in questione non è ben visto a causa della 'maledizione' che sembra portarsi dietro. Si crede infatti che la sua presenza porti sfortuna. Fortunatamente avrà modo di conoscere una tenera bambina (Kia), la quale porta sulle proprie spalle un peso ancora maggiore del suo. Insieme a lei vive l'eccentrico Porpora,

un autentico seguace di James Brown dal bicchiere facile. Grazie a questi due personaggi riuscirà ad acquistare fiducia in sé stesso e a dimostrare quanto vale.

(Fonte: http://www.asianworld.it)

 

The Rocket ha fatto incetta di premi in molti festival, come Berlinale e Sydney. All’ultimo Tribeca ha vinto come miglior film, miglior attore protagonista (Sitthiphon Disamoe, il “rocket kid” Ahlo) e premio del pubblico, tanto che l’Australia ha deciso di proporlo come candidato al prossimo Oscar.

(Fonte: http://xl.repubblica.it/, settembre 2013)

 

Venerdì 5 DICEMBRE 21.30

Boy

un film di Taika Waititi, con James Rolleston,Te Aho Eketone-Whitu,Taika Waititi, Moerangi Tihore, drammatico, durata 87 min. – New Zeland, 2010

 

1984. Waihau Bay, Baia di Plenty, Nuova Zelanda. Boy è un bambino di 11 anni che dopo la morte della madre vive in una fattoria con la nonna, il fratellino Rocky e diversi cugini. Passa il tempo a sognare Michael Jackson e a immaginare le avventure del padre che nella realtà ha lasciato la famiglia. Quando la nonna deve andare a Wellington per un funerale, Boy ha il compito di prendersi cura della casa ma proprio in quei giorni si ripresenta all'improvviso il padre con due amici.

(Fonte: http://www.asianworld.it)

 

Premiato come Miglior Film della sezione 'Generation Kplus' al Festival di Berlino e vincitore di numerosi Festival Internazionali. (Fonte: http://www.cinematografo.it/ )

Venerdì 12 DICEMBRE 21.30

The Selfish Giant

un film di Clio Barnard, con Conner Chapman, Shaun Thomas, Sean Gilder, drammatico, durata 91 min. – Regno Unito 2012

 

Bradford (Yorkshire, UK). Storia di degrado sociale che vede come protagonisti due adolescenti la cui unica 'colpa' è quella di cercare di sopravvivere in un poco ospitale contesto urbano tramite degli espedienti.

(Fonte: http://www.asianworld.it)

 

The Selfish Giant a suo modo si inserisce in un filone del cinema inglese che fa quasi un “genere a sé”, ovvero quello che descrive un’Inghilterra povera, brutta e violenta. (…)

Da Cannes lo abbiamo descritto così:

 

The Selfish Giant richiama alla mente le opere di Ken Loach e Andrea Arnold, ma anche Neds di Peter Mullan: eppure sembra qualcosa di (quasi) nuovo. Grazie ad una regia attenta alle atmosfere, la Barnard descrive la vita dei due ragazzini in modo sincero e crudo, e viene aiutata dalle loro fortissime interpretazioni. Una piccola grande sorpresa che ci auguriamo trovi la sua strada anche in Italia, e sarà il benvenuto se prima passerà anche per altri festival nostrani.

 

Presentato all’interno della Quinzaine des Réalisateurs, The Selfish Giant ha vinto il premio Label Europa Cinemas che lo aiuterà ad essere distribuito nelle sale europee. Per ora il film ha distribuzione in Inghilterra e Irlanda, a partire dal 25 ottobre, e poi viaggerà tra Francia, Svezia e Olanda. Speriamo in un futuro ancora più roseo e in una distribuzione italiana, e magari nel premio Lux che potrebbe aiutarlo ulteriormente a trovare il suo pubblico negli stati europei…

(Fonte: http://www.cineblog.it/ )

 

Venerdì 19 DICEMBRE 21.30

The Other Bank

(titolo originale: Gagma napiri)

un film di George Ovashvili, con Tedo Bekhauri, Tamar Meskhi, Archil Tabukashvili, Temo Goginava drammatico, durata 90 min. – Georgia, Kazachistan, 2009

Tedo è un dodicenne rifugiato abcaso che vivacchia alla periferia di Tbilisi, la capitale della Georgia. Abita in un tugurio con la giovane madre che per sopravvivere, occasionalmente, si prostituisce. Tedo lavora come apprendista in un modesto garage e cerca di racimolare qualche soldo con piccoli furtarelli. Le prospettive di una vita migliore per lui sono inesistenti. Decide così di partire da solo alla ricerca del padre che, a quanto pare, vivrebbe ancora in Abkhazia, sull’ “altra riva”, al di là della nuova frontiera. Comincia allora una lunga odissea attraverso i paesaggi devastati della Georgia e dell’Abkhazia, dove niente, dopo la guerra tra Russia e Georgia del 2008, è più come prima.

(Fonte: http://www.asianworld.it)

 

Premio Regard d’or Fribourg 2010, premio miglior film al Mosaico d'Europa Film Festival.

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